La  Romea Strata ricalca l’antico sistema di vie che dal nord-est d’Italia si dirigevano a Roma. Era una rotta importante, percorsa dai pellegrini che partivano dall’Europa centro-orientale: Polonia, Repubblica Ceca e Austria attraverso il Tarvisio; dai Balcani attraverso Ungheria e Slovenia, dalla Croazia via Trieste.

La via era costellata di luoghi speciali, soprattutto per l’intensa spiritualità che diffondevano: data l’importanza, questi luoghi sono stati messi in evidenza sul cammino come “polmoni spirituali”, dove ossigenare la vita spirituale e di fede.

A Santorso sono segnalati due punti: il Santuario di Sant’Orso e il Santuario della Madonna del Summano.

Il percorso ritorna attivo dal 2015, grazie al contributo dell’Ufficio Pellegrinaggi della Diocesi di Vicenza in collaborazione con il Centro Italiano Studi Compostellani. Attraversa cinque regioni italiane, per un totale di circa 1300 km, suddivisi in nove tratti, i cui nomi richiamano i territori e le antiche vie: Alemagna, Aquileiense, Annia, Nonantolana-Longobarda, Postumia, raccordo Postumia-Porciliana, Porciliana, Brennero e Vicentia.

La Romea Strata, infine, non è solo via dello Spirito, ma an­che patrimonio storico-culturale vivo della collettività, da conoscere, promuovere e proteggere.

È il luogo attraverso cui educare le giovani generazioni alla cura, all’intelligenza e al rispetto della propria storia e del proprio territorio, nella convinzione che ripercorrere le anti­che vie, specie se a piedi, genera forme più appropriate e intense di rapporto con il territorio e con le comunità che lo abitano.

Per maggiori informazioni, gli itinerari e gli alloggi vedi www.romeastrata.it