Escursionismo

Sulle orme del camoscio

DURATA
4.30 h
DIFFICOLTÀ
Escursionisti
DISLIVELLO
800 m
DISTANZA
12.2 km

Descrizione


L’itinerario si snoda lungo la dorsale sud-est del massiccio del Novegno, percorrendo per buona parte una mulattiera militare che risale le pendici del Rozzo Covole. Si collega quindi ai pendii erbosi del Giove (la cui cima, volendo, è possibile raggiungere con una variante all’itinerario, risalendo una traccia in cresta che parte in corrispondenza dell’intersezione del sentiero 444 con il 477. Rimanendo poi in quota, lungo un percorso parallelo ad una trincea che percorre l’intera sommità del crinale, ci si immette successivamente sulla carrareccia che conduce alla vetta del monte Priaforà). Dal Giove il percorso segue per la mulattiera che sale dolcemente al passo di Campedello (sentiero 455) e continua lungo il segnavia 435 che nel tratto finale, per ripido sentiero, giunge al caratteristico foro, da cui deriva il toponimo Priaforà, e quindi alla vetta. Per il ritorno si ripercorre parte della via dell’andata, mantenendo poi il segnavia 444 che discende la val Brazome fino a contrà Alba. Si attraversa la contrada verso est e si prosegue lungo comodo sentiero che porta alla carrabile per il Colletto Piccolo di Velo.
 

Periodo ottimale
Il periodo migliore è senza dubbio l’autunno inoltrato, o l’inverno, prima della neve. In questo periodo, infatti, i sentieri sono liberi dalla vegetazione estiva, che spesso ostruisce la visibilità, facilitando l’avvistamento degli animali selvatici, come i camosci, che in questa zona sono presenti in numerosi branchi. Se ne sconsiglia invece la percorrenza in presenza di ghiaccio o neve, per la particolare ripidezza del tratto finale che conduce alla vetta del Priaforà.
 

Come arrivare alla partenza
Da Bosco di Tretto si segue verso est la strada che conduce al Passo Colletto di Velo seguendo le indicazioni per il monte Summano. Dopo il primo tratto asfaltato, la strada diviene sterrata. Si mantiene la direzione principale ignorando la deviazione per S. Rocco. Di qui, si prosegue in leggera pendenza per altri 400 metri circa fino a che la strada comincia nuovamente a spianare. Una piazzola sulla sinistra con l’inconfondibile segnaletica del CAI indica l’inizio del percorso.
 

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